La Padina pavonica, o pavonia, appartiene alla classe delle Feoficee (Alghe brune), quindi all’ordine delle Dictiotali ed alla famiglia delle Dictiotacee. E’ comunemente chiamata “coda di pavone” a causa del tipico aspetto del tallo (corpo dell’alga): mentre si presenta peduncolata e cuneiforme nella parte inferiore, nella superiore si estende radialmente a ventaglio. Molto diffusa nelle acque basse e ben illuminate, è distinguibile da altre specie anche per il colore chiaro. Tale colore biancastro, distribuito sul tallo in modo non uniforme e cioè in bande di diseguale spessore ed altezza, è dovuto al carbonato di calcio che si fissa nei tessuti superficiali. Bande brune si alterano alle bande biancastre, a causa ciuffi di “peli” ove si sviluppano gli organi di riproduzione. La Padina pavonia è una specie euriterma, cioè sopporta ampie oscillazioni termiche.
Lo sviluppo inizia alla fine dell’inverno per raggiungere il suo massimo alla fine della primavera, con dimensioni che raggiungono anche i 20 cm di diametro della “coda”. Il tallo è fissato al substrato con un ciuffo di rizoidi; questi possono originare stoloni striscianti e che possono emettere a loro volta nuove piante. La specie è riscontrabile solitamente in raggruppamenti coloniali di più elementi (una diecina), mentre è più raro osservarla isolata. Quest’alga è diffusa in tutto il Mediterraneo e nell’Atlantico, dal Marocco al Canale della Manica. Come detto, è presente nei primi metri in senso verticale, più rara fino ai 20 metri.