Più o meno leggere, bianche o colorate o stampate, di tessuto naturale, misto o sintetico, sono un complemento indispensabile dell’arredamento, non solo perché difendono la nostra privacy dagli sguardi volontariamente o involontariamente indiscreti dei dirimpettai, ma per la loro funzione, diciamo così, ornamentale: avrete certamente notato l’impressione di squallore che una finestra nuda conferisce perfino all’ambiente per il resto bene arredato.
Ma, perché svolgano questa loro funzione ornamentale, oltre alla qualità del tessuto, conta la loro freschezza. Quindi spolveratele il più spesso possibile, con la bocchetta pennello dell’aspirapolvere, oppure manualmente, con il pennello apposito munito di un manico allungabile, procedendo — nei due sistemi — sempre dall’alto verso il basso, verticalmente. È un esercizio che conseguirà due scopi: ginnastica delle braccia e dei muscoli pettorali (e se ne avvantaggerà la fermezza del seno) e intervalli più lunghi fra un lavaggio e l’altro (e se ne avvantaggeranno anche tutti coloro che entrano in casa vostra, perché non respireranno odore di polvere).
Tende leggere
Lavatele a seconda del materiale di cui sono fatte —e lavatele spesso, perché anche le tende di nailon e di poliestere. Per tutte vale la regola di lasciarle un po’ a bagno (10-15 minuti) in acqua semplice, prima d’immergerle nella saponata, affinché si liberino della polvere; di non sfregarle, di non strizzarle con troppa energia e di non torcerle se le lavate a mano; di appenderle ad asciugare all’ombra, ben tese; se le mettete in lavatrice (mai mettere in lavatrice, però, quelle di fibra di vetro) di scegliere il programma tessuti delicati e di abolire dal ciclo di lavaggio la centrifuga. Stiratele sul rovescio, prima gli orli e poi nel senso della lunghezza; se sono del tipo non stiro agganciatele alla riloga quando sono ancora umide: ci penserà l’aria che entra dalla finestra spalancata o socchiusa (dipende dalla stagione e dalla vostra freddolosità) a renderle perfettamente stirate.
Con le tende di raion niente prelavaggio in acqua semplice (le fibre si indebolirebbero) e a risciacqui conclusi (e sempre molto abbondanti e in molta acqua per tutte) arrotolatele, preferibilmente in un asciugamano di spugna, e stiratele mentre sono ancora uniformemente umide ma non bagnate e — ripetiamo — dal rovescio.
Allo stesso modo vanno lavate e stirate le tende di seta.
Tende pesanti e mantovane
Lavarle in casa non è impresa da poco, soprattutto se sono a pieghe, come è spesso il caso delle mantovane, e più faticosa ancora è la stiratura. Tuttavia, se la previsione non vi spaventa e avete la certezza assoluta che sono lavabili, coraggio, tenendo presente che a volte i colori, benché indelebili, stingono un po’: quindi, per cautelarvi da possibili malanni, lavatele separatamente e stendetele sopra un lenzuolo di spugna da bagno, arrotolandovele dentro perché assorba buona parte dell’acqua; poi appendetele all’aria, ma non al sole, e ben allargate, in maniera che il tessuto non si sovrapponga in nessuna parte. Una volta asciutte stiratele nel senso della lunghezza e sul rovescio, tranne il cinz, perché la lucentezza che gli è conferita dalla speciale gommatura acquisterà maggiore risalto se passerete il ferro sul diritto.
Se la tenda o la mantovana fossero a pieghe, vi converrà scucirle per ottenere un risultato davvero impeccabile, avendo l’avvertenza di segnare col cotone da imbastire il punto esatto sul quale le dovrete ricucire e segnando anche, sull’orlo inferiore, il punto su cui dovranno cadere.