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Blog di Luca Inglese

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Come Programmare il Termostato Vimar

Quando si parla di “termostato Vimar” in realtà si parla di una famiglia piuttosto ampia di prodotti: ci sono i cronotermostati a batteria da parete come il 01910, i termostati elettronici da incasso nelle serie civili, i modelli connessi Wi-Fi gestiti da applicazione, i timer-termostati per fan-coil e pompe di calore.

Il modo di programmare cambia nei dettagli da modello a modello, ma la logica è sempre simile: si imposta l’ora e il giorno, si definiscono una o più temperature “tipo” (comfort, eco, assenza, antigelo) e poi si dice al termostato in quali fasce orarie usare quale temperatura, per ognuno dei sette giorni della settimana.

Prima di toccare qualsiasi tasto, è fondamentale:

  • individuare il modello preciso, di solito stampato sul frontale interno o sul retro della placca;
  • avere a portata il libretto d’uso, cartaceo o scaricato dal sito Vimar, perché simboli e combinazioni di tasti variano.

È bene anche ricordare che la programmazione riguarda solo la parte “logica”; eventuali collegamenti elettrici, installazioni o spostamenti del termostato verso altri punti della casa vanno sempre lasciati a un installatore abilitato.

Indice

  • 1 Impostare ora e giorno: la base di ogni programma
  • 2 Scegliere la modalità di funzionamento: riscaldamento, raffrescamento, manuale
  • 3 Impostare le temperature di riferimento: comfort, eco, assenza, antigelo
  • 4 Programmare il giorno tipo: fasce orarie e temperature
  • 5 Impostare la settimana: feriali, weekend e giorni speciali
  • 6 Uso del modo manuale, override temporaneo e funzione ferie
  • 7 Particolarità dei modelli connessi: programmazione da app
  • 8 Consigli pratici per una programmazione efficace e “realistica”
  • 9 Quando resettare e quando chiamare un tecnico

Impostare ora e giorno: la base di ogni programma

Qualsiasi termostato o cronotermostato Vimar ha un menù dedicato a ora e giorno. Senza questi due dati corretti, il programma settimanale non avrà senso, perché il dispositivo non saprà “quando” si trova.

Di solito, entrando nel menù con il tasto “menu” o tenendo premuto per qualche secondo il tasto di conferma, compare sul display l’ora lampeggiante. Con le frecce su e giù si regolano le ore, con un tasto di conferma si passa ai minuti e poi al giorno della settimana, spesso indicato da numeri da 1 a 7 (da lunedì a domenica) o da una barra sotto le abbreviazioni dei giorni.

Conviene fare questa impostazione con calma, una sola volta, magari all’inizio della stagione di riscaldamento. Se il tuo modello è a batteria, quando le pile si scaricano l’ora potrebbe azzerarsi; in quel caso, dopo la sostituzione, ricordati di ricontrollare giorno e ora prima di riattivare il programma automatico.

Scegliere la modalità di funzionamento: riscaldamento, raffrescamento, manuale

Molti termostati Vimar possono gestire sia il riscaldamento sia il raffrescamento. In alcuni menù trovi una voce che ti chiede se l’impianto è in modalità “heating” o “air-conditioning” o semplicemente “inverno/estate”. In riscaldamento il termostato accende l’impianto quando la temperatura scende sotto il valore impostato; in raffrescamento fa l’opposto.

La scelta della modalità è importante perché, a parità di temperatura impostata, la logica di controllo cambia. In condominio o in edifici con impianto centralizzato, spesso è l’amministratore a decidere quando passare da inverno a estate, e il termostato Vimar si limita a seguire il comando, soprattutto nei modelli collegati a ingressi multifunzione o a centrali di domotica.

Oltre alla distinzione inverno/estate, quasi tutti i modelli offrono almeno due grandi modi operativi: automatico, in cui lavora il programma orario, e manuale, in cui il termostato mantiene una singola temperatura continua, ignorando la programmazione. Il passaggio tra automatico e manuale di solito si fa con un tasto dedicato, spesso contrassegnato da una mano o da un simbolo di grafico orario.

Per iniziare a programmare conviene sempre mettersi in modalità automatica, così tutte le modifiche al calendario avranno effetto.

Impostare le temperature di riferimento: comfort, eco, assenza, antigelo

I cronotermostati Vimar più diffusi non lavorano impostando ogni volta “la temperatura delle 7 di mattina, delle 10, delle 15”, ma utilizzano profili predefiniti. In pratica si definiscono poche temperature di base e poi si dice in quali ore usare l’una o l’altra.

Nei modelli settimanali tipici trovi almeno tre temperature: comfort, economy/eco e away/assenza; spesso è presente anche una temperatura antigelo.

Per esempio puoi decidere che:

  • comfort sia 20 o 21 °C, la temperatura in cui vivi e sei in casa;
  • eco sia 18 o 19 °C, adatta alle ore in cui ti muovi meno o sei via per poche ore;
  • assenza sia 16 o 17 °C, quando la casa è vuota a lungo ma non vuoi che si raffreddi troppo;
  • antigelo sia attorno ai 5 °C, per proteggere i tubi nelle case non utilizzate d’inverno.

Queste temperature si impostano entrando nel menù “Tcomfort, Taway, Teconomy” o simili e regolando con le frecce il valore di ciascuna, confermando alla fine. Il vantaggio è che, se un giorno decidi che ti piace stare a 21 °C invece che a 20, ti basta cambiare una singola voce e tutto il programma settimanale si aggiorna automaticamente.

Programmare il giorno tipo: fasce orarie e temperature

Una volta definite le temperature di riferimento, arriva il cuore della programmazione: collegare ore e giorni alle temperature. Nei cronotermostati Vimar settimanali, come la serie 01910 e i termostati elettronici più recenti, il giorno viene diviso in blocchi da un quarto d’ora o da un’ora, e ad ogni blocco puoi associare una delle temperature che hai definito.

Tipicamente la procedura è questa, con differenze minime tra i modelli. Dal menù “programma giornaliero” selezioni il giorno da programmare. Sul display compare un “orologio” elettronico e una striscia con segmenti che rappresentano le fasce orarie. Con i tasti di scorrimento ti sposti lungo il giorno, di 15 minuti in 15 minuti o di ora in ora, e per ogni punto scegli se applicare comfort, eco o assenza. La scelta avviene di solito premendo un tasto finché non appare l’icona della temperatura desiderata.

Per esempio, per un giorno lavorativo potresti assegnare:

  • eco o assenza dalla notte fino a poco prima della sveglia;
  • comfort nel periodo in cui sei in casa al mattino;
  • assenza nelle ore centrali, quando sei fuori;
  • di nuovo comfort la sera;
  • eco o economy dalla tarda serata alla notte.

La programmazione termina quando arrivi alla fine della giornata, spesso alle 23:45, e confermi. Alcuni modelli permettono di copiare il programma di un giorno su altri giorni, utile per applicare lo stesso schema dal lunedì al venerdì e lasciar diverso il sabato e la domenica.

Impostare la settimana: feriali, weekend e giorni speciali

Dopo avere programmato un giorno tipo, la maggior parte dei termostati Vimar ti permette di estendere o modificare la logica sull’intera settimana. Esistono due approcci principali.

Il primo è quello “giorno per giorno”: selezioni lunedì, programmi, poi martedì, mercoledì e così via, magari copiando il lunedì sugli altri feriali e il sabato sulla domenica, e apportando solo piccole modifiche. Questo garantisce il massimo controllo, perché ogni giorno può avere un profilo diverso.

Il secondo è quello “a blocchi di giorni”, offerto da alcuni modelli: puoi definire un gruppo 1 che vale per i giorni lavorativi e un gruppo 2 per i festivi. In questo caso imposti il programma del gruppo una sola volta e lo associ ai giorni che ti interessano.

Qualunque sia il sistema, il consiglio pratico è di partire dai giorni più prevedibili, di solito i feriali, e poi dedicare attenzione a weekend, giorni in cui lavori da casa o rientri più tardi. Ricorda che il riscaldamento ha inerzia: se vuoi 20 °C alle 7, la fascia “comfort” andrà fatta cominciare prima, a seconda del tipo di impianto.

Uso del modo manuale, override temporaneo e funzione ferie

Anche con un programma fatto bene, capitano sempre giornate “fuori schema”: resti a casa quando dovevi uscire, oppure parti per qualche giorno. Per questo i termostati Vimar hanno alcune scorciatoie comode.

La più semplice è il modo manuale, che sospende temporaneamente il calendario e mantiene una singola temperatura impostata dall’utente. Di solito si attiva con un tasto con simbolo di mano o di termometro e si riconosce perché sul display scompare il grafico delle fasce orarie e compare solo la temperatura scelta. Per tornare al programma basta premere di nuovo lo stesso tasto e rientrare in automatico.

Molti modelli offrono anche un “override” temporaneo: sei in automatico, ma vuoi alzare o abbassare la temperatura solo per alcune ore. Invece di cambiare il programma, puoi usare le frecce di regolazione: il termostato manterrà il nuovo setpoint fino al prossimo cambio previsto dal calendario, poi tornerà da solo alle temperature programmate.

Alcuni cronotermostati hanno una vera e propria funzione ferie, in cui imposti quanti giorni starai via e quale temperatura mantenere (di solito l’assenza o l’antigelo). Durante questo periodo il programma viene ignorato; allo scadere dei giorni impostati, il termostato riprende automaticamente il suo ciclo normale.

Particolarità dei modelli connessi: programmazione da app

I termostati Vimar più recenti, come quelli della gamma View o i modelli Wi-Fi da parete, si possono programmare anche tramite app sullo smartphone o tablet. In questo caso la logica di fondo è la stessa, ma invece di muoverti con due o tre tasti su un display piccolo, hai una interfaccia grafica più comoda, con barre colorate, giorni affiancati e spesso procedure guidate.

Di solito la sequenza è questa: associ il termostato all’app tramite Bluetooth o Wi-Fi, crei l’ambiente (salotto, camera, ecc.), assegni il dispositivo e poi entri nel menù “controllo temperatura” dove puoi impostare orari, setpoint e modalità. L’app consente anche di copiare programmi tra termostati diversi, utile se hai più zone.

Un vantaggio dei modelli connessi è la possibilità di modificare la programmazione anche quando non sei in casa, ad esempio anticipando l’accensione se rientri prima o impostando una modalità assenza se sai che mancherai più del previsto. La logica comfort/eco/assenza e la struttura settimanale però restano le stesse dei modelli non connessi.

Consigli pratici per una programmazione efficace e “realistica”

Programmare un termostato non significa solo usare bene i tasti, ma anche pensare in modo realistico alle proprie abitudini e alle caratteristiche dell’impianto. Una casa con radiatori in ghisa risponderà più lentamente di una con ventilconvettori, quindi gli anticipi andranno impostati di conseguenza. Non serve fare dieci cambi di temperatura in una stessa mattina; meglio poche fasce chiare, facili da controllare e da modificare se cambiano le esigenze.

È utile verificare, nei primi giorni, se gli orari scelti corrispondono davvero al comfort che desideri. Se ti alzi e trovi ancora freddo, anticipa l’inizio della fascia comfort; se al contrario senti caldo per ore quando non c’è nessuno, puoi allargare le fasce eco o assenza.

Ricorda anche che portare la casa da 16 a 21 °C ogni sera partendo da impianto spento non è sempre il massimo del risparmio: spesso conviene mantenere una temperatura intermedia piuttosto che fare grandi oscillazioni. I termostati Vimar, con le tre o più temperature programmabili, sono pensati proprio per trovare un equilibrio tra comfort e consumi.

Quando resettare e quando chiamare un tecnico

Capita che dopo molti tentativi la programmazione diventi confusa o che il termostato inizi a comportarsi in modo strano, ad esempio mantenendo temperature incoerenti con quelle impostate. Alcuni modelli hanno un menù “info” o “reset” che permette di riportare il dispositivo alle impostazioni di fabbrica, cancellando tutti i programmi.

Usare il reset ha senso quando vuoi ripartire da zero; è bene farlo solo sapendo che perderai tutte le impostazioni personalizzate. Se dopo un reset e una nuova programmazione il termostato continua a non comandare correttamente la caldaia o a visualizzare temperature assurde, potrebbe esserci un problema di installazione, di sensore interno o di collegamenti. In questi casi è meglio non improvvisare e chiamare un tecnico o il servizio di assistenza.

Con una buona programmazione iniziale, qualche ritocco nei primi giorni e un minimo di familiarità con i menù, il termostato Vimar diventa uno strumento potente per gestire clima e consumi in casa. Una volta impostato bene, lavorerà in sottofondo, lasciandoti solo il piacere di goderti una temperatura confortevole nei momenti giusti, senza dover ogni volta “giocare” con la manopola della caldaia.

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