L’olio e il burro sono alimenti decisamente calorici, ma è impossibile farne a meno. Simbolo della dieta mediterranea il primo, più legato alle tradizioni dei paesi nordici il secondo, l’olio e il burro rientrano nel gruppo alimentare dei grassi. Sono cioè due sostanze il cui compito principale è fornire energie all’organismo.
L’olio, con 900 calorie per 100 g, e il burro con 780 calorie per 100 gr, sono infatti alimenti molto calorici. Entrambi forniscono all’organismo sostanze fondamentali, quegli acidi grassi necessari per la vita delle cellule e lo sviluppo cerebrale, e soprattutto permettono l’assorbimento delle vitamine liposolubili, cioè la, A, D,E,K, che appunto si sciolgono nelle sostanze grasse.
Non si può quindi fare a meno di loro, anche se, dal momento che l’apporto calorico è elevato, vanno consumate in quantità limitata, specialmente in caso di dieta o di regime alimentare controllato.
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La differenza tra olio d’oliva e burro
La differenza fondamentale tra i 2 è l’origine, che per il primo è vegetale, e per il secondo è animale.
Inoltre, l’olio d’oliva è un grasso monoinsaturo (composto in prevalenza da acido oleico), mentre il burro è un grasso saturo (contiene colesterolo).
Nell’olio sono presenti grassi nella misura del 100%, , invece nel burro è presente anche una parte di acqua, per questo è meno calorico dell’olio.
Per quanto concerne le vitamine, l’olio d’oliva apporta buone quantità di vitamine A ed E, ed è la principale fonte di vitamina F, ossia l’insieme di acidi grassi essenziali che l’organismo non saprebbe sintetizzare da solo. Il burro è ricco di vitamina A e D, ma assicura anche la vitamina E ed i caroteni (dai quali deriva la vitamina A).
Il sapore e la conservazione dell’olio
L’ olio extravergine d’oliva ha una grande varietà di sapori, che cambiano a seconda della zona di coltivazione dell’olivo, esattamente come per il vino. La scelta dipende dai gusti personali: c’è infatti chi ama quello delicato, dal gusto leggero e dolce, adatto alla cottura, alla preparazione di salse e al condimento di insalate verdi o verdure lessate; e chi preferisce quello saporito, fruttato, ideale per verdure di sapore spiccato e legumi, oppure da aggiungere crudo a minestroni, zuppe di verdure, pasta e fagioli.
Si conserva a lungo (2-3 anni) senza perdere le caratteristiche organolettiche , proprio perché ricco di quelle vitamine antiossidanti che aiutano a proteggere dall’invecchiamento. E’ comunque buona abitudine mantenerlo al buio e al fresco.
Se nonostante tutto dovesse rapprendersi formando dei grumi, nessun allarme, si tratta di una semplice reazione alla temperatura troppo bassa. Per riportarlo allo stato fluido, è sufficiente collocarlo in luogo a temperatura ambiente.
Il sapore e la conservazione del burro
Il burro ha un gusto dolce e fresco. In Italia è usato soprattutto in cottura, mentre all’estero viene consumato anche crudo, spalmato sul pane. E’ adatto per rosolare la carne, per legare le salse o mantecare il risotto, per condire, crudo, primi piatti e per tutte le cotture che non raggiungano temperature troppo elevate. Nella preparazione dei dolci è indispensabile.
Quanto alla conservazione, il burro è decisamente più delicato dell’olio, conserva le sue caratteristiche per 3-6 mesi solo se in frigo e al riparo dalla luce. Riposto nel congelatore dura invece il doppio del tempo.
La dieta, il burro e l’olio d’oliva
Sappiamo bene che tutti i grassi sono estremamente calorici, non perché cattivi nell’animo 🙂 ma perché il loro compito è fornire energie da bruciare o da mettere da parte. Quando si vuole dimagrire, bisogna cercare di bruciare il più possibile le scorte di grasso, quindi è necessario ridurre, ma non eliminare, le quantità di olio e di burro.
Secondo le indicazioni generali dei dietologi (da adattare poi caso per caso) per le donne sono necessari e sufficienti 15 gr di grassi, equivalenti a 3 cucchiaini, mentre per gli uomini di sale a 20 gr.
L’ideale, poi, sarebbe preferire l’olio, limitando il burro a 15 gr alla settimana. Bisogna considerare, infatti, che i grassi saturi (quelli del burro) sono presenti anche nel latte, nei formaggi, nella carne e nei salumi, per cui al fine di equilibrare la dieta è meglio dare spazio all’olio, ricco di grassi insaturi.